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venerdì 20 marzo 2015

Bere la birra



Prima di accostare il bicchiere alle labbra, il normale consumatore di birra probabilmente ignora che il gusto della bevanda che sta per assaporare non dipende soltanto dalle attenzioni rivolte ad essa dalla birreria, ma anche da quelle del distributore e del gestore del locale.
Unica eccezione all'esempio sopra citato: la luceLa birra gradisce la penombra.
Non è casuale che le industrie imbottiglino la birra in contenitori di vetro ambrato o verde, attraverso i quali la luce filtra con maggiore difficoltà.
La qualità della birra che bevete dipende anche dalle "cattive compagnie" che talvolta questa bevanda è costretta a frequentare, ossia dalle derrate alimentari che vengono immagazzinate insieme con essa. Se emanano olezzi troppo pungenti o fastidiosi, è verosimile che anche la birra se ne impregnerà, proprio come la vostra torta gelata preferita se riempite di filetti di merluzzo il freezer.
Un'altra caratteristica che un prodotto vivo come la birra deve avere è la freschezza. Per quanto riguarda il bottigliame e le lattine è importante vedere che cosa ci consiglia l'etichetta. Su ognuna di esse è scritta la fatidica frase "da consumarsi preferibilmente entro..." cui segue l'indicazione della data di scadenza. Sui fusti invece il discorso da fare è un po' più complesso, perché non solo è importante consumarli entro un termine di tempo brevissimo, ma una volta aperti per offrire le migliori qualità della birra dovrebbero essere terminati al massimo nel giro di quarantott'ore. Più il fusto rimane aperto e più la birra si deteriora, si ossida, conferendo al gusto un sapore acidulo che, voluto in certe birre, creato casualmente in altre ci sta come i cavoli a merenda.
Una fase fondamentale della degustazione di una buona birra è la spillatura.In Italia questa operazione viene vissuta come qualcosa di meccanico, una semplice apertura e chiusura di rubinetto, uno smanettare di leve e tutto è fatto. Nossignori, siamo lontani dalla verità. E la verità contempla la spillatura come un'arte, come è considerata in Paesi birrariamente più avanzati del nostro, quali Belgio, Germania, Gran Bretagna e Olanda, tanto per citare i più noti. Innanzitutto non bisogna mai chiedere una birra senza schiuma. Siamo in Italia, dove il consumo delle birre a bassa fermentazione rappresenta la stragrande maggioranza, quindi è bene sapere che questi prodotti vanno versati o spillati con due dita (orizzontali, s'intende) di schiuma, il più compatta possibile.
Per alcune birre ad alta fermentazione, come: le bitter ales inglesi ad esempio, la schiuma è un optional, anzi in Inghilterra è addirittura un difetto e in generale la birra, spillata a temperatura cantina e non fredda come da noi, viene servita piatta. Ma si tratta di prodotti abbastanza insoliti dalle nostre parti. Perché è necessaria la schiuma? In primo luogo il prodotto, privato del "coperchio" naturale, perde il suo aroma e la sua fragranza con più facilità, il che sarebbe un peccato in un prodotto vivo come la birra; inoltre la bevanda subisce un più repentino innalzamento della temperatura, il che non consente alla birra di esprimere le sue migliori qualità, a esaltare le quali provvede la forma del bicchiere adatto al tipo di birra che vi accingete a gustare.
Il bicchiere: ecco un altro perno su cui ruota la riuscita della spillatura.
Dietro la forma di un contenitore birrario ci sono studi e ricerche difficili da immaginare per una persona che non li ha mai seguiti personalmente, eppure esso può rappresentare un testimone fedele o infedele della qualità della birra, e quindi in una certa misura decretarne il successo o la sconfitta.
È noto che ogni tipologia brassicola ha le sue caratteristiche di gusto, di aroma di colore e altre ancora ma nella birra queste virtù sono allo stato potenziale. Per esaltarle occorre un veicolo ideale, il bicchiere.
La tradizione e gli studi più recenti hanno contribuito a creare una vera e propria scienza del vetro al servizio del prodotto per cui non solo è importante degustare un certo tipo di birra nel suo bicchiere, ma identificarlo addirittura con quello di una marca brassicola. Ecco perché è sbagliato (e anche abbastanza scorretto, tra l'altro) versare un prodotto in un bicchiere che presenta un'etichetta diversa. Ma sui contenitori ritorneremo fra poco, perché non vogliamo perdere il filo del discorso.
La prossima missione del barista è quella di versare o spillare la birra in un bicchiere perfettamente pulito. Il che è facile a dirsi, un po' meno a farsi, visto che talvolta per il desiderio di strafare e rendere il bicchiere addirittura luccicante, i baristi usano il brillantante, con il risultato di trasferire alla birra le caratteristiche aromatiche di questo o quel detergente, che hanno il brutto vezzo di essere assai persistenti. Per evitare questo inconveniente è quindi necessario risciacquare con coscienza i bicchieri, servendosi delle mani o di un lavabicchieri a spazzole. Eventuali tracce di detergente saranno immediatamente individuabili, in quanto esse hanno il potere di divorare la schiuma.
Una birra senza schiuma è quindi figlia dell'incapacità del barista a spillare come si deve oppure del suo eccessivo zelo nell'usare il detergente senza poi risciacquarlo per bene. In ogni caso una birra senza schiuma dà l'immagine di un prodotto stantio che non fa certo gioco al barista. Se infine costui è preso da particolari crisi di pigrizia e sul bicchiere rimangono tracce di grasso, ecco che la schiuma si mette a fare le bolle... e dopo qualche secondo di schiuma non rimane traccia.
La spillatura riuscirà molto bene se verrà usato il bagnabicchieri prima di questa operazione. Così facendo infatti si prendono due piccioni con una fava: si abbassa leggermente la temperatura del vetro evitando al prodotto uno shock termico troppo elevato e si consente alla schiuma di non attaccarsi alle pareti, restando così compatta più a lungo.
A questo punto i preliminari sono terminati e ci sono i presupposti per spillare una buona birra. Vediamo come.

Dopo aver bagnato il bicchiere, lo si inclina sotto la spina e si apre con decisione il rubinetto. Ogni esitazione crea ingorghi nelle tubature, vale a dire cascate di schiuma, indegne di una buona spillatura. Giunti a questo punto bisogna dire che vi sono diverse correnti di pensiero sul look da dare alla birra. In Belgio per esempio la testa della birra viene ghigliottinata da un'apposita spatola, mentre in Germania questo sarebbe considerato un sacrilegio, visto che la schiuma deve assumere una forma tondeggiante ed essere molto persistente, al punto che, si dice, dovrebbe reggere il peso di un pfenning (un centesimo di marco). Come già accennato le birre britanniche, stout a parte, sono piatte, anche perché contengono poca anidride carbonica. A proposito di stout, la legge britannica ha stabilito che la Guinness è l'unica birra la cui schiuma è parte integrante del prodotto. Per questo motivo è detta "crema" e così il suo contenitore non deve necessariamente essere pieno fino all'orlo come invece accade per le altre tipologie birrarie.



Finita l'operazione di spillatura, un vero professionista offre il bicchiere appoggiandolo sul corrispondente sottocoppa e corredandolo con ilcollarino salvagocce, che in Italia purtroppo non è ancora diffuso come in altri Paesi.
E adesso possiamo fare... cin cin!!!

Salty Dog Vodka Cocktail



Ingredienti
1 parte di Vodka
Succo di 1/2 pompelmo
Una fetta d'arancia per decorare

3 cubetti di ghiaccio
Un pizzico di sale


Metti i cubetti di ghiaccio in un bicchiere tipo tumbler piccolo. Aggiungi un pizzico di sale, la vodka e il succo del pompelmo. Mescola delicatamente e decora con la fettina d'arancia.
Cin cin!




lunedì 16 marzo 2015

Jim Bean Mojito!

4 parti di Jim Beam
2 cucchiaini di zucchero
2 parti di succo di limone
6 - 7 foglie di menta
Ghiaccio frantumato
Acqua tonica
In un bicchiere pesta le foglie di menta con lo zucchero e il succo di limone. Aggiungi fino all'orlo il ghiaccio frantumato. Versa il Jim Beam e mescola il tutto. Aggiungi ancora ghiaccio frantumato, acqua tonica fino a colmare il bicchiere e qualche foglia di menta per guarnire.
Cin cin!

domenica 15 marzo 2015

Bacardi Cocktail


...magari servito da queste due amiche bariste, se no è chiedere troppo!

4,5 cl di rum Bacardi bianco
2 cl di succo di limone o lime
0,5 cl sciroppo di granatina
Ghiaccio tritato

Versa nello shaker, nell’ordine: il succo del limone o del lime, lo sciroppo di granatina e il rum. Shakera tutti gli ingredienti e filtrali in una coppetta da cocktail ben fredda con il ghiaccio tritato.
Cin cin!

sabato 14 marzo 2015

Le proprietà della birra...


Ehm... ovviamente TUTTI avete notato le bottiglie di birra ai piedi di quelle signorine che disturbano la visuale del panorama, giusto? :-) Se è così, complimenti! Io invece non le avevo notate subito! E neanche dopo...

Si dice che la birra, se consumata con moderazione, può essere addirittura benefica per la salute.

La birra presenta numerose proprietà che derivano dalla sua composizione. Contiene una buona quota di vitamine sali minerali e un ottimo rapporto calcio-fosforo, mentre il contenuto di sodio è molto basso. Per questi motivi ha un effetto diuretico.
Il luppolo contiene diversi tipi di flavonoidi che hanno dimostrato di avere proprietà antitumorali. In particolare, contiene xantumolo, una sostanza che pare utile nell'inibire la proliferazione delle cellule tumorali di alcuni tipi di carcinomi. Non tutte le birre contengono una quantità elevata di xantumolo, ma solo quelle con un alto contenuto di luppolo.
Grazie al contenuto di polifenoli, la birra ha, inoltre, proprietà antiossidanti.
Bisogna comunque ricordare sempre che si tratta di una bevanda alcolica e che va quindi consumata con moderazione.
La birra più ricca e quindi più benefica è quella cruda, cioè non pastorizzata.


Per fare la birra i chicchi di orzo vengono messi in acqua a germogliare, fino a ottenere l’umidità necessaria, e poi a germinare. Si ottiene in questo modo il malto, che viene poi tostato in forno. La suddivisione cromatica della birra, e la conseguente distinzione in bionda, rossa e scura, dipende dalla maggiore o minore tostatura del malto. Dopo la tostatura, il malto viene macinato e messo in acqua. Si ottiene così il mosto, che viene portato a ebollizione e poi filtrato; in questa fase si aggiunge il luppolo. Il mosto viene poi fatto raffreddare e quindi fermentare in appositi serbatoi. Durante la fermentazione si aggiunge il lievito, che provoca la trasformazione del maltosio, contenuto nel composto, in alcol etilico e anidride carbonica. In base al lievito utilizzato si ottengono birre a bassa o ad alta fermentazione. Dopo la fermentazione, la birra viene lasciata a maturare per alcune settimane in appositi contenitori.
Cin cin!


venerdì 13 marzo 2015

Se la tua barista ti serve il cocktail nel bicchiere giusto...



Quante volte leggiamo una ricetta di un cocktail e non sappiamo che cos'e' il "tumbler" o il "old fashioned"?

Questi sono i nomi di alcuni dei cocktail alcolici piu' serviti nei bar e anche molto facili da eseguire, ora saprete anche quali sono i bicchieri adatti.

L'Alexander si serve nel flute o coppetta.

Il Bacardi, il Bellini, il Bronx, il Daiquiri, il Gibson, il Manhattan, il Margarita, il Mary Pickford, il Martini dry, lo Stinger e il White Lady si servono nella coppetta.



Il Bloody Mary, il Negroni, Spritz si servono nei tumbler medio e alto.

Il Piña colada, l'Old Fashioned si servono nel bicchiere old fashioned.


Mi raccomando: per fare bella figura al vostro appuntamento abbinate sempre il bicchiere giusto al vostro cocktail e... farete centro!

Cin cin!




domenica 8 marzo 2015

Tequila cocktail


Ingredienti

4 parti di Tequila
1 parte di succo di limone
Un cucchiaino di zucchero
Mezza fettina di limone
Una ciliegia al Maraschino

Agita bene nello shaker la Tequila, il succo di limone e lo zucchero, unitamente a del ghiaccio. Quindi versa il tutto in bicchieri di vetro tipo old fashioned già freddi, aggiungendo in ognuno la ciliegia e la fettina di limone.

Cin cin!

sabato 7 marzo 2015

Campari cocktail

Ingredienti per 5 cocktails:

1 pompelmo
50cl di spumante rosè
50cl di Campari

Lava bene un pompelmo, taglia la scorza, evitando la parte bianca, in listarelle sottili;

Taglia la polpa del pompelmo a spicchi eliminando la parte bianca e i semi;

Distribuisci nei calici o flute le fette di pompelmo e la scorza tagliata a listarelle, 

In uno shaker mescola per 15 secondi lo spumante, il campari e il ghiaccio

Servi nei calici filtrando il ghiaccio. 

Cin cin!

venerdì 6 marzo 2015

Baby Bacardi cocktail


Ingredienti:

5/10 Bacardi Carta Blanca
3/10 Spremuta d'arancia
1/10 Spremuta di limone
1/10 Sciroppo d'orzata
Ghiaccio Tritato
1 foglia di menta

Inserisci tutti gli ingredienti in uno shaker e mescola per 10 secondi. Versa in un bicchiere alto, aggiungi due cannucce e la foglia di menta.
Cin cin!

giovedì 5 marzo 2015

Margarita fragola!!


1/3 tequila
1/3 Triple Sec
1/3 di frullato di fragole
Ghiaccio tritato

In uno shaker versa la tequila, il triple sec e il frullato di fragole. Shekera per 10 secondi e versa in una coppa margarita con ghiaccio tritato.
Cin cin!

mercoledì 4 marzo 2015

Cocktail ai frutti rossi dissetante


    - 1 parte di gin
    - 1 parte di vodka
    - 1 parte di Malibù
    - 6 parti di succo di frutti rosso
    - frutti rossi freschi o surgelati
    - Ghiaccio

Inserisci tutti gli ingredienti, tranne i frutti rossi, in uno shaker. Shekera per 10 secondi e versa nei bicchieri tumbler con 5-6 cubetti di ghiaccio tritato e con i frutti rossi freschi o surgelati scongelati.
Cin cin!

martedì 3 marzo 2015

Mojito coco cocktail



Ingredienti
1/3 Rum chiaro1/3 Batida de cocco1/3 Lemon Soda1/2 Lime tagliato a pezzettiQualche foglia di menta3 cucchiaini di Zucchero di canna
Inserisci in un bicchiere il lime, lo zucchero e la menta, e pesta.
Passa il composto in uno shaker insieme al rum e alla batida de coco.
Agita per 10 secondi.
Versa infine il cocktail in un bicchiere colmo di ghiaccio.

Cin cin!