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lunedì 22 giugno 2015

Effetti negativi legati all'abuso di alcol


Perchè non bisogna abusare delle bevande alcoliche.
La birra, e bevuta in eccesso, provoca spesso diarrea, favorendo l'espulsione di vari sali minerali e di acqua.
La notevole concentrazione d'acqua, insieme al modesto contenuto in potassio (e di alcol), conferisce alla birra una ben nota capacità diuretica, a tutto vantaggio della riduzione plasmatica, elemento auspicabile per chi soffre di ipertensione; inoltre, teoricamente, anche solo l'apporto di potassio senza il sodio (contrastando i livelli di quest'ultimo nel sangue) dovrebbe contribuire al mantenimento della normalità pressoria (arteriosa). Ovviamente, il "rovescio della medaglia" implica una spiccata tendenza alla disidratazione e all'escrezione urinaria di preziosi sali minerali (tra i quali il potassio stesso); tale circostanza è particolarmente insidiosa per gli sportivi e per i soggetti in terza età, due categorie che già difficilmente riescono a mantenere stabile il proprio equilibrio idro-salino.
In realtà, l'effetto dell'alcol etilico, seppur anch'esso diuretico e (a piccole dosi) vasodilatatore, rimane quello di interferire con la regolazione della pressione sanguigna favorendone l'aumento. La birra, quindi, può essere consumata anche da chi segue diete iposodiche ma (nell'ordinario, così come per gli altri alcolici) dovrebbe essere evitata da chi soffre di ipertensione conclamata. A sostegno di tale ipotesi, è anche possibile avvalersi di un ragionamento di tipo indiretto; non tutti sanno che, tra i fattori di rischio dell'ipertensione essenziale (escluse le basi genetico-ereditarie) il più importante è senz'altro il sovrappeso associato alla sedentarietà. Prescindendo dal fatto che, per vari motivi (piuttosto ovvi), il consumo eccessivo di birra non è associabile alla dieta dello sportivo, esiste un'altra ragione per la quale l'abuso di questa bevanda favorisce notevolmente l'eccesso ponderale. La birra, pur non avendo MEDIAMENTE un apporto calorico elevato, mostra una composizione nutrizionale che può favorire l'accumulo adiposo; in essa, infatti, si ha la compresenza di alcol etilico e maltodestrine (carboidrati semi-complessi). Entrambi questi elementi sono coinvolti nell'iperstimolazione di insulina, un ormone anabolico deputato ad incrementare: la sintesi proteica, la sintesi di acidi grassi, la sintesi di glicogeno e il deposito dell'adipe. In parole povere, l'eccesso insulinico tende a far ingrassare e, se consideriamo che l'alcol etilico NON può entrare in alcuna via metabolica che non sia la sintesi degli acidi grassi all'interno del fegato (in pratica, non fornisce energia e viene tutto convertito in grasso) l'effetto ingrassante diviene esponenziale.


Non è finita qui. La peculiare distribuzione dell'adipe correlata all'eccessivo consumo di alcolici, ovvero la così detta "pancia alcolica", è il risultato di uno stoccaggio adiposo che predilige la fascia addominale, in particolar modo quella intra addominale (anzi detta "viscerale"). L'obesità addominale, misurabile con la rilevazione della circonferenza vita (in centimetri), è un importantissimo fattore di rischio per le malattie del metabolismo, tra le quali soprattutto l'insulino-resistenza. Proprio quest'ultima è direttamente correlata all'insorgenza di diabete mellito tipo 2, e SE si associa ad ipertensione, rappresenta la comorbilità più pericolosa per la manifestazione delle malattie cardio-vascolari. Inutile specificare che il sovrappeso e l'obesità viscerale, potenzialmente aggravati dall'eccessivo consumo di birra, sono anche implicati nell'insorgenza della complessa e (ahinoi) ormai piuttosto diffusa "sindrome metabolica".
Proseguiamo ribadendo quanto specificato in merito all'utilizzo metabolico dell'alcol, ovvero la conversione epatica in acidi grassi. Ipotizzando un abuso di birra, questi acidi grassi aumentano a tal punto nel sangue da provocare un vero e proprio segno clinico pseudo-patologico. Per farla breve, l'eccesso di birra può anche determinare una forma di ipertrigliceridemia cronica, più spesso manifesta se l'abuso alcolico si associa al consumo di cibi ricchissimi in carboidrati.
Ovviamente, questi grassi prodotti in eccesso in seguito all'abuso di birra non vengono trasportati e depositati selettivamente; è vero che la maggior parte finisce nell'adipe, ma una piccola parte viene ritenuta dagli epatociti. Tale circostanza è la ragione per la quale, eccedendo con questa bevanda, si possono manifestare un ingrossamento e un ingrassamento del fegato, meglio conosciuto come "steatosi epatica grassa" (di natura alcolica). Nei casi più gravi, la steatosi (processo fondamentalmente reversibile) può cronicizzare evolvendo prima in fibrosi e poi in cirrosi (irreversibili).
Si dice che le birre amare favoriscano la digestione ed abbiano un blando effetto batteriostatico. In porzioni raccomandate (330-660ml/die), qualcuno le consiglia anche per prevenire (ma attenzione, non per curare!) le infezioni gastriche (spesso correlate ad ulcera); in sintesi, le birre amare sembrerebbero contrastare le capacità di replicazione dell'Helicobacter Pylori. Quel che è certo è che, se l'ulcera è già presente, il consumo di birra tende ad aggravare la il decorso della malattia; non a caso, nella dieta per la cura della gastrite e dell'ulcera, qualsiasi alcolico è bandito con assoluta irremovibilità. Inoltre, a dire il vero, molti specialisti pongono gli alcolici "in genere" tra i primissimi fattori di rischio per iperacidità, gastrite e ulcera gastrica o duodenale.
In virtù del basso tenore alcolico, fatta eccezione per le birre a maggior gradazione, un uomo può bere fino a due, massimo tre unità di birra al giorno (purché non assuma altre fonti alcoliche durante la giornata), mentre il gentil sesso non dovrebbe eccedere le due porzioni. Superati questi livelli di assunzione, il consumo di birra arreca più danni che benefici, con una gravità direttamente proporzionale al volume alcolico raggiunto nel complesso.
Niente birra, ovviamente, per le donne incinte o che stanno cercando una gravidanza, né tantomeno per quelle

che stanno allattando, nonostante alcune dicerie sulla presunta "funzione lattogena".
La birra tradizionale è vietata anche per i celiaci, che possono invece consumare le specialità in cui il glutine è completamente assente (per questo contrassegnate dalla spiga barrata).
Un aspetto negativo del consumo di birra frequentemente sottovalutato dai consumatori interessa l'igiene orale. In parecchi sono convinti che le bevande alcoliche, come il collutorio, tendano a ridurre la carica batterica della bocca; ciò è vero solo in parte, o meglio, solo momentaneamente. I batteri del cavo orale, seppur eliminati in gran parte, si riproducono comunque piuttosto rapidamente. Ciò che invece molti non sanno è che l'alcol tende ad irritare anche le mucose della bocca e con esse pure le gengive, che tendono a ritrarsi. Poi, contenendo maltodestrine, la birra fornisce un substrato di crescita batterica a dir poco eccezionale. Si raccomanda dunque di lavarsi i denti anche dopo 20-60' il consumo di birra; meglio non farlo subito, poiché gli acidi della bevanda, uniti allo sfregamento delle setole, potrebbero erodere eccessivamente lo smalto esterno.
Concludiamo evidenziando che la birra, in quanto bevanda alcolica, è spesso oggetto di abuso; tale circostanza, meglio identificabile come "alcolismo", rientra nelle forme più diffuse di tossicodipendenza; pertanto se ne consiglia sempre un uso moderato e comunque mai precedente alla maggiore età.

mercoledì 20 maggio 2015

Red Alba Punch


Ingredienti:
50 ml Malibu
30 ml succo di lime
20 ml pompelmo rosa
20 ml sciroppo di lampone
un sorso di Picard
Ghiaccio

Mescola tutti gli ingredienti in un bicchiere basso e servi subito
Cin cin!

lunedì 27 aprile 2015

Aforismi sulla birra




Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra poco mi farò una birra…
(Homer Simpson)
Come ci si può divertire in una festa in cui le birre sono calde e le donne sono fredde?
(Groucho Marx)
Quando morirò, seppellitemi in una cassa.
Di birra.
(valemille, Twitter)
La gente porta rancore, la notte porta consiglio, la mamma porta pazienza, io porto le birre.
(eldigote, Twitter)
Quando bevi una birra da solo, non sei veramente solo.
La birra è lì con te. Ti ascolta, ti ama, ti abbraccia e non ti giudica.
(eccebomber, Twitter)
A volte cerchi la felicità dappertutto e poi la trovi in frigo, fredda e da 66cl.
(Ty_il_nano, Twitter)
Amo il gusto della birra, la sua schiuma bianca, viva, la sua profondità ramata, il mondo che sorge all’improvviso attraverso le pareti brune e umide del vetro… la spuma negli angoli.
(Dylan Thomas)
Senza ombra di dubbio, la più grande invenzione nella storia dell’umanità è la birra. Oh, certo, sicuramente anche la ruota è stata una gran bella invenzione, ma vi assicuro che la ruota non va altrettanto bene con la pizza.
(Anonimo)
Two beer or not two beer: that is the passion.
Homer Simpson
Se Adamo avesse saputo fare la birra, giammai Eva avrebbe potuto tentarlo, con la sua mela.
(Marcel Gocar)
Nella mia vita mi sono innamorato solo di una bottiglia di birra e di uno specchio.
(Sid Vicious)
Dio ha una voce bionda, morbida e piena, come la birra.
(Anne Sexton)
Se non hanno mai dato il premio nobel a quello che ha inventato la birra non sono credibili.
(postofisso2012, Twitter)
Non è la birra una santa libagione di sincerità? La pozione che dissipa ogni ipocrisia, ogni sciarada di belle maniere? Una bevanda che non fa altro che incitare i suoi seguaci a urinare in tutta innocenza, ad aumentare di peso in tutta franchezza.
(Milan Kundera)
Mi siedo qui e bevo la mia buona birra Wittenbergische e il regno di Dio viene da sé.
(Martin Lutero)
Una pinta di birra è un pasto da re.
(William Shakespeare)
La birra ha un buon sapore in gola, freddo e amaro, ed i tre ragazzi e la birra e la gratuità della situazione mi fanno sentire bene e ridere sempre. Rido, e il mio rossetto lascia una macchia rossa come una falce di luna insanguinata sulla parte superiore della lattina di birra.
(Sylvia Plath)
Esistono bionde intelligenti? Si, le birre.
(Anonimo)
Un pub conosce tanti segreti quanti ne conosce una chiesa.
(Joyce Carey)
L’acqua può diventare anche una buona bevanda,
se mescolata con malto e luppolo!
(Proverbio tedesco)
Quanta birra c’è nell’intelligenza tedesca?
(Friedrich Nietzsche)
Bere una birra è come fare sesso.
Se lo fai in due è meglio.
(masse78, Twitter)
Date a un uomo una birra e ci perderà un’ora. Insegnategli a farsela da se e ci perderà una vita intera.
(The Home Brew Company)
Chi beve birra, si addormenta più velocemente; chi dorme più a lungo, non pecca; chi non pecca, entra in Paradiso! Beviamo birra!
(Martin Lutero)
La bocca di un uomo completamente felice è piena di birra.
(Massima dell’antico Egitto)
Basta una birra a colazione e le ragnatele se ne vanno, la voce ti si alza di due ottave e ti sorge un bel sole dentro.
(Robert De Niro)
In Belgio, il magistrato ha la dignità di un principe, ma per Bacco, è altrettanto vero che il birraio è un re.
(Emile Verhaeren)
– Una birra, per favore.
– Signore, questa è una gelateria…
– Ah, ok. In cono grande, allora…
(ftzj, Twitter)
24 ore in un giorno, 24 birre in una cassa. Una coincidenza?
(Stephen Wright)

Tenetevi le vostre biblioteche, tenetevi le vostre istituzioni penali, tenetevi le vostre scuole dementi e dateci della birra. Credete che l’uomo abbia bisogno di regole, ma egli vuole della birra. L’umanità non ha bisogno delle vostra morale, vuole della birra. Non ha bisogno delle vostre letture o della vostra carità. Lo spirito dell’uomo è stato nutrito di cose indigeste, e adesso questo spirito vuole fare buon uso della birra.
(Henri Miller)
Resta con la tua birra, la birra è un flusso continuo di sangue, un’amante continua.
(Charles Bukowski)
Il pane è l’energia della vita, ma la birra è la vita stessa.
(Proverbio inglese)
La fermentazione e la civilizzazione sono inseparabili.
(John Ciardi)
Non ci sono cattive birre. Alcune hanno semplicemente un gusto migliore di altre.
(Billy Carter)
Ho 29 anni. Per i 18enni sono un vecchio. Per i 40enni sono un giovane. Per i 60enni sono un ragazzo. Per me, una birra. Fredda. Grazie.
(albertosorge, Twitter)
E’ un buon vento quello che ha spinto gli uomini verso la birra.
(Washington Irving)
L’eternità è fatta dei primi sorsi di birra.
(Proverbio tedesco)
Se uno non ha amici veri, con cui farsi una birra e porsi domande senza risposta, qualcosa ha sbagliato.
(Lafranci82, Twitter)
Chiunque produrrà birra di cattiva qualità sarà preso con la forza e gettato nel letame.
(Editto della città di Danzica, XI secolo)
Chi siamo ?
Da dove veniamo ?
Dove stiamo andando ?
Perché la birra al limone ?
(Ty_il_nano)
Quando la bevo sto benissimo: l’umore è allegro, il cuore contento e il fegato felice.
(Tavoletta sumera, 3600 a.C.)
Era un uomo saggio chi ha inventato la birra.
(Platone)
La birra, al contrario del vino, non ha bisogno di sole per maturare: la luna le è ampiamente sufficiente.
(Jacques Josse)
Chi acquista un terreno, acquista delle pietre
Chi acquista della carne, acquista degli ossi.
Chi acquista delle uova, acquista dei gusci.
Ma chi acquista una buona birra,
fa un affare.
(Proverbio inglese)
Com’è gradevole il tiglio nelle sere di Giugno!
L’aria è si dolce che a palpebre chiuse
annusi il vento che risuona – la città è vicina –
e porta aromi di birra e di vino…
(Arthur Rimbaud)
La fermentazione della birra potrebbe essere stata una scoperta più grande del fuoco.
(David Wallace)
Quando morirò, voglio decompormi in un barile di birra ed essere servito in tutti i pub di Dublino.
(JpDonleavy)
Il bello della birra è che si può bere dalle undici del mattino fino a colazione.
(Klaus Augenthaler)
E’ vero, c’è birra gratis nel paradiso irlandese.
(Kevin Hearne)
Bere birra analcolica e’ come ascoltare un film porno alla radio.
(Anonimo)
Assetato portò la pinta alle labbra, e, come il suo fresco ristoro cominciò a lenire la gola, ringraziò il cielo che in un mondo così pieno di malvagità ci fosse ancora una cosa buona come la birra.
(Rafael Sabatini)
Non tutta la chimica è cattiva. Senza la chimica, come l’idrogeno e l’ossigeno per esempio, non ci sarebbe modo di fare l’acqua, un ingrediente fondamentale della birra.
(Dave Barry)
La cucina inglese: se è fredda, c’è della zuppa. Se è calda, c’è della birra.
(Proverbio)
La perfezione? Una bella donna nuda che spina birra dai capezzoli.
(Paolo Burini)

Chi beve birra “light” non ama il gusto della birra, gli piace soltanto pisciare parecchio.
(Anonimo)
Se ne vanno sempre i migliori e mai quelli che bevono la birra nei bicchieri di plastica.
(Valemille, Twitter)
Nel vino c’è la saggezza, nella birra c’è la forza, nell’acqua ci sono i batteri.
(Proverbio tedesco)
Buona birra è cibo, bevanda e vestito.
(Proverbio tedesco)
Mostratemi una donna che ami davvero il gusto sulla birra, e io conquisterò il mondo.
(Guglielmo II di Prussia)
La birra si abbina all’idea del viaggio. In tutti i paesi c’è sempre una birra da scoprire, la birra locale è una costante universale, per l’intima soddisfazione di degustarla alla fine della giornata.
(Serge Joncour)
La birra è tra le bevande più utili,
Tra i cibi più gustosi
E tra i farmaci più piacevoli.
(Autore sconosciuto)
Si può giudicare un popolo dal suo caffè, le sue sigarette, la sua birra…
(Michel Beaulieu)
Filosofia e birra sono la stessa cosa, consumate, modificano tutte le percezioni che avevamo del mondo.
(Dominique-Joël Beaupré)
Perché una birra e’ meglio di una donna? perché e’ sempre bagnata, perché dopo che te ne sei fatta una bionda te ne puoi fare subito una rossa, perché non si lamenta se te ne fai subito un’altra.
(Anonimo)
La birra contiene sicuramente degli ormoni femminili… infatti quando si beve molta birra non si riesce a guidare la macchina e si dicono un sacco di cretinate… e si è costretti a pisciare seduti!
(Anonimo)
Una birra forte, un tabacco profumato e una donna, questo è piacere.
(Johann Wolfgang Goethe)
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia.
(Johann Wolfgang Goethe
La birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici.
(Benjamin Franklin)
Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale champions forse vero amore, ma non vero uomo.
(Vujadin Boskov)
C’e’ gente che ha l’iPhone, chi ha l’iPad. Io ho l’iNeken.
(Anonimo)
Vorrei il solito. Una birra, qualche sigaretta. Un ‘mi manchi’, un bacio o un ‘dov’eri?’. E poi vorrei un’altra birra. Che non si sa mai.
(albertosorge, Twitter)
Tutta questa birra e solo una bocca
(Anonimo)

venerdì 20 marzo 2015

Bere la birra



Prima di accostare il bicchiere alle labbra, il normale consumatore di birra probabilmente ignora che il gusto della bevanda che sta per assaporare non dipende soltanto dalle attenzioni rivolte ad essa dalla birreria, ma anche da quelle del distributore e del gestore del locale.
Unica eccezione all'esempio sopra citato: la luceLa birra gradisce la penombra.
Non è casuale che le industrie imbottiglino la birra in contenitori di vetro ambrato o verde, attraverso i quali la luce filtra con maggiore difficoltà.
La qualità della birra che bevete dipende anche dalle "cattive compagnie" che talvolta questa bevanda è costretta a frequentare, ossia dalle derrate alimentari che vengono immagazzinate insieme con essa. Se emanano olezzi troppo pungenti o fastidiosi, è verosimile che anche la birra se ne impregnerà, proprio come la vostra torta gelata preferita se riempite di filetti di merluzzo il freezer.
Un'altra caratteristica che un prodotto vivo come la birra deve avere è la freschezza. Per quanto riguarda il bottigliame e le lattine è importante vedere che cosa ci consiglia l'etichetta. Su ognuna di esse è scritta la fatidica frase "da consumarsi preferibilmente entro..." cui segue l'indicazione della data di scadenza. Sui fusti invece il discorso da fare è un po' più complesso, perché non solo è importante consumarli entro un termine di tempo brevissimo, ma una volta aperti per offrire le migliori qualità della birra dovrebbero essere terminati al massimo nel giro di quarantott'ore. Più il fusto rimane aperto e più la birra si deteriora, si ossida, conferendo al gusto un sapore acidulo che, voluto in certe birre, creato casualmente in altre ci sta come i cavoli a merenda.
Una fase fondamentale della degustazione di una buona birra è la spillatura.In Italia questa operazione viene vissuta come qualcosa di meccanico, una semplice apertura e chiusura di rubinetto, uno smanettare di leve e tutto è fatto. Nossignori, siamo lontani dalla verità. E la verità contempla la spillatura come un'arte, come è considerata in Paesi birrariamente più avanzati del nostro, quali Belgio, Germania, Gran Bretagna e Olanda, tanto per citare i più noti. Innanzitutto non bisogna mai chiedere una birra senza schiuma. Siamo in Italia, dove il consumo delle birre a bassa fermentazione rappresenta la stragrande maggioranza, quindi è bene sapere che questi prodotti vanno versati o spillati con due dita (orizzontali, s'intende) di schiuma, il più compatta possibile.
Per alcune birre ad alta fermentazione, come: le bitter ales inglesi ad esempio, la schiuma è un optional, anzi in Inghilterra è addirittura un difetto e in generale la birra, spillata a temperatura cantina e non fredda come da noi, viene servita piatta. Ma si tratta di prodotti abbastanza insoliti dalle nostre parti. Perché è necessaria la schiuma? In primo luogo il prodotto, privato del "coperchio" naturale, perde il suo aroma e la sua fragranza con più facilità, il che sarebbe un peccato in un prodotto vivo come la birra; inoltre la bevanda subisce un più repentino innalzamento della temperatura, il che non consente alla birra di esprimere le sue migliori qualità, a esaltare le quali provvede la forma del bicchiere adatto al tipo di birra che vi accingete a gustare.
Il bicchiere: ecco un altro perno su cui ruota la riuscita della spillatura.
Dietro la forma di un contenitore birrario ci sono studi e ricerche difficili da immaginare per una persona che non li ha mai seguiti personalmente, eppure esso può rappresentare un testimone fedele o infedele della qualità della birra, e quindi in una certa misura decretarne il successo o la sconfitta.
È noto che ogni tipologia brassicola ha le sue caratteristiche di gusto, di aroma di colore e altre ancora ma nella birra queste virtù sono allo stato potenziale. Per esaltarle occorre un veicolo ideale, il bicchiere.
La tradizione e gli studi più recenti hanno contribuito a creare una vera e propria scienza del vetro al servizio del prodotto per cui non solo è importante degustare un certo tipo di birra nel suo bicchiere, ma identificarlo addirittura con quello di una marca brassicola. Ecco perché è sbagliato (e anche abbastanza scorretto, tra l'altro) versare un prodotto in un bicchiere che presenta un'etichetta diversa. Ma sui contenitori ritorneremo fra poco, perché non vogliamo perdere il filo del discorso.
La prossima missione del barista è quella di versare o spillare la birra in un bicchiere perfettamente pulito. Il che è facile a dirsi, un po' meno a farsi, visto che talvolta per il desiderio di strafare e rendere il bicchiere addirittura luccicante, i baristi usano il brillantante, con il risultato di trasferire alla birra le caratteristiche aromatiche di questo o quel detergente, che hanno il brutto vezzo di essere assai persistenti. Per evitare questo inconveniente è quindi necessario risciacquare con coscienza i bicchieri, servendosi delle mani o di un lavabicchieri a spazzole. Eventuali tracce di detergente saranno immediatamente individuabili, in quanto esse hanno il potere di divorare la schiuma.
Una birra senza schiuma è quindi figlia dell'incapacità del barista a spillare come si deve oppure del suo eccessivo zelo nell'usare il detergente senza poi risciacquarlo per bene. In ogni caso una birra senza schiuma dà l'immagine di un prodotto stantio che non fa certo gioco al barista. Se infine costui è preso da particolari crisi di pigrizia e sul bicchiere rimangono tracce di grasso, ecco che la schiuma si mette a fare le bolle... e dopo qualche secondo di schiuma non rimane traccia.
La spillatura riuscirà molto bene se verrà usato il bagnabicchieri prima di questa operazione. Così facendo infatti si prendono due piccioni con una fava: si abbassa leggermente la temperatura del vetro evitando al prodotto uno shock termico troppo elevato e si consente alla schiuma di non attaccarsi alle pareti, restando così compatta più a lungo.
A questo punto i preliminari sono terminati e ci sono i presupposti per spillare una buona birra. Vediamo come.

Dopo aver bagnato il bicchiere, lo si inclina sotto la spina e si apre con decisione il rubinetto. Ogni esitazione crea ingorghi nelle tubature, vale a dire cascate di schiuma, indegne di una buona spillatura. Giunti a questo punto bisogna dire che vi sono diverse correnti di pensiero sul look da dare alla birra. In Belgio per esempio la testa della birra viene ghigliottinata da un'apposita spatola, mentre in Germania questo sarebbe considerato un sacrilegio, visto che la schiuma deve assumere una forma tondeggiante ed essere molto persistente, al punto che, si dice, dovrebbe reggere il peso di un pfenning (un centesimo di marco). Come già accennato le birre britanniche, stout a parte, sono piatte, anche perché contengono poca anidride carbonica. A proposito di stout, la legge britannica ha stabilito che la Guinness è l'unica birra la cui schiuma è parte integrante del prodotto. Per questo motivo è detta "crema" e così il suo contenitore non deve necessariamente essere pieno fino all'orlo come invece accade per le altre tipologie birrarie.



Finita l'operazione di spillatura, un vero professionista offre il bicchiere appoggiandolo sul corrispondente sottocoppa e corredandolo con ilcollarino salvagocce, che in Italia purtroppo non è ancora diffuso come in altri Paesi.
E adesso possiamo fare... cin cin!!!

Salty Dog Vodka Cocktail



Ingredienti
1 parte di Vodka
Succo di 1/2 pompelmo
Una fetta d'arancia per decorare

3 cubetti di ghiaccio
Un pizzico di sale


Metti i cubetti di ghiaccio in un bicchiere tipo tumbler piccolo. Aggiungi un pizzico di sale, la vodka e il succo del pompelmo. Mescola delicatamente e decora con la fettina d'arancia.
Cin cin!




lunedì 16 marzo 2015

Jim Bean Mojito!

4 parti di Jim Beam
2 cucchiaini di zucchero
2 parti di succo di limone
6 - 7 foglie di menta
Ghiaccio frantumato
Acqua tonica
In un bicchiere pesta le foglie di menta con lo zucchero e il succo di limone. Aggiungi fino all'orlo il ghiaccio frantumato. Versa il Jim Beam e mescola il tutto. Aggiungi ancora ghiaccio frantumato, acqua tonica fino a colmare il bicchiere e qualche foglia di menta per guarnire.
Cin cin!

domenica 15 marzo 2015

Bacardi Cocktail


...magari servito da queste due amiche bariste, se no è chiedere troppo!

4,5 cl di rum Bacardi bianco
2 cl di succo di limone o lime
0,5 cl sciroppo di granatina
Ghiaccio tritato

Versa nello shaker, nell’ordine: il succo del limone o del lime, lo sciroppo di granatina e il rum. Shakera tutti gli ingredienti e filtrali in una coppetta da cocktail ben fredda con il ghiaccio tritato.
Cin cin!

sabato 14 marzo 2015

Le proprietà della birra...


Ehm... ovviamente TUTTI avete notato le bottiglie di birra ai piedi di quelle signorine che disturbano la visuale del panorama, giusto? :-) Se è così, complimenti! Io invece non le avevo notate subito! E neanche dopo...

Si dice che la birra, se consumata con moderazione, può essere addirittura benefica per la salute.

La birra presenta numerose proprietà che derivano dalla sua composizione. Contiene una buona quota di vitamine sali minerali e un ottimo rapporto calcio-fosforo, mentre il contenuto di sodio è molto basso. Per questi motivi ha un effetto diuretico.
Il luppolo contiene diversi tipi di flavonoidi che hanno dimostrato di avere proprietà antitumorali. In particolare, contiene xantumolo, una sostanza che pare utile nell'inibire la proliferazione delle cellule tumorali di alcuni tipi di carcinomi. Non tutte le birre contengono una quantità elevata di xantumolo, ma solo quelle con un alto contenuto di luppolo.
Grazie al contenuto di polifenoli, la birra ha, inoltre, proprietà antiossidanti.
Bisogna comunque ricordare sempre che si tratta di una bevanda alcolica e che va quindi consumata con moderazione.
La birra più ricca e quindi più benefica è quella cruda, cioè non pastorizzata.


Per fare la birra i chicchi di orzo vengono messi in acqua a germogliare, fino a ottenere l’umidità necessaria, e poi a germinare. Si ottiene in questo modo il malto, che viene poi tostato in forno. La suddivisione cromatica della birra, e la conseguente distinzione in bionda, rossa e scura, dipende dalla maggiore o minore tostatura del malto. Dopo la tostatura, il malto viene macinato e messo in acqua. Si ottiene così il mosto, che viene portato a ebollizione e poi filtrato; in questa fase si aggiunge il luppolo. Il mosto viene poi fatto raffreddare e quindi fermentare in appositi serbatoi. Durante la fermentazione si aggiunge il lievito, che provoca la trasformazione del maltosio, contenuto nel composto, in alcol etilico e anidride carbonica. In base al lievito utilizzato si ottengono birre a bassa o ad alta fermentazione. Dopo la fermentazione, la birra viene lasciata a maturare per alcune settimane in appositi contenitori.
Cin cin!


venerdì 13 marzo 2015

Se la tua barista ti serve il cocktail nel bicchiere giusto...



Quante volte leggiamo una ricetta di un cocktail e non sappiamo che cos'e' il "tumbler" o il "old fashioned"?

Questi sono i nomi di alcuni dei cocktail alcolici piu' serviti nei bar e anche molto facili da eseguire, ora saprete anche quali sono i bicchieri adatti.

L'Alexander si serve nel flute o coppetta.

Il Bacardi, il Bellini, il Bronx, il Daiquiri, il Gibson, il Manhattan, il Margarita, il Mary Pickford, il Martini dry, lo Stinger e il White Lady si servono nella coppetta.



Il Bloody Mary, il Negroni, Spritz si servono nei tumbler medio e alto.

Il Piña colada, l'Old Fashioned si servono nel bicchiere old fashioned.


Mi raccomando: per fare bella figura al vostro appuntamento abbinate sempre il bicchiere giusto al vostro cocktail e... farete centro!

Cin cin!




domenica 8 marzo 2015

Tequila cocktail


Ingredienti

4 parti di Tequila
1 parte di succo di limone
Un cucchiaino di zucchero
Mezza fettina di limone
Una ciliegia al Maraschino

Agita bene nello shaker la Tequila, il succo di limone e lo zucchero, unitamente a del ghiaccio. Quindi versa il tutto in bicchieri di vetro tipo old fashioned già freddi, aggiungendo in ognuno la ciliegia e la fettina di limone.

Cin cin!

sabato 7 marzo 2015

Campari cocktail

Ingredienti per 5 cocktails:

1 pompelmo
50cl di spumante rosè
50cl di Campari

Lava bene un pompelmo, taglia la scorza, evitando la parte bianca, in listarelle sottili;

Taglia la polpa del pompelmo a spicchi eliminando la parte bianca e i semi;

Distribuisci nei calici o flute le fette di pompelmo e la scorza tagliata a listarelle, 

In uno shaker mescola per 15 secondi lo spumante, il campari e il ghiaccio

Servi nei calici filtrando il ghiaccio. 

Cin cin!

venerdì 6 marzo 2015

Baby Bacardi cocktail


Ingredienti:

5/10 Bacardi Carta Blanca
3/10 Spremuta d'arancia
1/10 Spremuta di limone
1/10 Sciroppo d'orzata
Ghiaccio Tritato
1 foglia di menta

Inserisci tutti gli ingredienti in uno shaker e mescola per 10 secondi. Versa in un bicchiere alto, aggiungi due cannucce e la foglia di menta.
Cin cin!

giovedì 5 marzo 2015

Margarita fragola!!


1/3 tequila
1/3 Triple Sec
1/3 di frullato di fragole
Ghiaccio tritato

In uno shaker versa la tequila, il triple sec e il frullato di fragole. Shekera per 10 secondi e versa in una coppa margarita con ghiaccio tritato.
Cin cin!

mercoledì 4 marzo 2015

Cocktail ai frutti rossi dissetante


    - 1 parte di gin
    - 1 parte di vodka
    - 1 parte di Malibù
    - 6 parti di succo di frutti rosso
    - frutti rossi freschi o surgelati
    - Ghiaccio

Inserisci tutti gli ingredienti, tranne i frutti rossi, in uno shaker. Shekera per 10 secondi e versa nei bicchieri tumbler con 5-6 cubetti di ghiaccio tritato e con i frutti rossi freschi o surgelati scongelati.
Cin cin!

martedì 3 marzo 2015

Mojito coco cocktail



Ingredienti
1/3 Rum chiaro1/3 Batida de cocco1/3 Lemon Soda1/2 Lime tagliato a pezzettiQualche foglia di menta3 cucchiaini di Zucchero di canna
Inserisci in un bicchiere il lime, lo zucchero e la menta, e pesta.
Passa il composto in uno shaker insieme al rum e alla batida de coco.
Agita per 10 secondi.
Versa infine il cocktail in un bicchiere colmo di ghiaccio.

Cin cin!

domenica 22 febbraio 2015

Solpa 63



5/10 vodka 
3/10 campari
2/10 passoa
una buccia d'arancia
5 cubetti di ghiaccio

Shekera gli ingredienti e versa in bicchiere basso; guarnisci con una spirale d'arancio sul bordo del bicchiere.

sabato 21 febbraio 2015

Whisky Milk Punch



4-5 cubetti di ghiaccio
1 cucchiaino di sciroppo di zucchero
2 parti di Whisky
3 parti di Latte
noce moscata
Metti i cubetti di ghiaccio nello shaker. Versa lo sciroppo di zucchero, il whisky e latte. Agita per circa 20 secondi. Versa senza filtrare in un tumbler grande. Spolvera con noce moscata e servi.
Solitamente questi cocktail sono preparati con Scotch Whisky, ma in alternativa puoi usare anche il bourbon, se preferisci questi sapori.

venerdì 20 febbraio 2015

Betty's Suicide Miao Evolution


Ingredienti
1/3 Sambuca
1/3 Jack Daniel's1/3 Baileys
Ghiaccio
Bicchiere tipo Tumbler

Variante leggermente più dolce e gradevole del classico Betty's Suicide, shot che ha riscosso svariate approvazioni già da qualche anno.
Apparentemente più "leggero" del drink dal quale deriva, il "Miao Evolution" prevede l'aggiunta di crema di whiskey (Baileys), ingrediente che lo rende indubbiamente molto più bevibile, ma che allo stesso tempo ne aumenta la gradazione alcolica, mascherando i sapori della Sambuca e del Jack. Semplicissimo da preparare, è fortemente sconsigliato a stomaci deboli o a chi vorrebbe passare una serata "sobria".

Nel bicchiere inserisci gli ingredienti e gira con un bastoncino da cocktail.
Cin cin!


sabato 14 febbraio 2015

Lavorare nel Bar: la Barista, la Barman, la Bartender... chi ti piace di più?


Barista, barman, bartender: le tre professioni sono differenti tra loro, ma in ogni caso sono numerose le offerte destinate a personale specializzato per il lavoro nei bare gli impieghi in questo settore offrononumerosi sbocchi professionali.   Ma chi è e cosa fa un barista? E come diventare un professionista del settore? Che cosa s’intende con l’espressione “lavoro specializzato” in riferimento al personale impiegato nei bar? Nel corso del tempo, il concetto di bar ha assunto significati sempre più traslati – come tea room, gelateria, piano bar ed enoteca – e l’espressione barista, di conseguenza, ha iniziato a indicare, a mano a mano, la figura professionale capace di ricoprire mansioni diversificate e che, spesso, non si limitano alla preparazione di caffè e stuzzichini. Il barista, nell’accezione più ampia del termine, è quindi il professionista impiegato tipicamente all’interno di bar e bistrot, che può specializzare le proprie competenze  in maniera differenziata, a seconda del contesto professionale nel quale è inserito.
Gli addetti ai lavori, infatti, possono essere distinti in tre categorie principali: il barista propriamente detto è colui il quale si occupa del servizio bar e della preparazione e della presentazione di caffè, bevande e cappuccini; il barman è specializzato nella preparazione e nella presentazione dei cocktail. Infine, il bartender è quel tipo di barman in grado di utilizzare le abilità del flair bartending, l’insieme delle tecniche acrobatiche che permettono non solo di costruire numerosi cocktail contemporaneamente, ma anche di intrattenere il cliente attraverso una preparazione coinvolgente ed evocativa. Con l’obiettivo, quindi, di realizzare un servizio, che garantisca la migliore prestazione nel minore tempo possibile e che sia funzionale ad accogliere e intrattenere un cliente, che desidera sempre più spesso essere coinvolto e messo a proprio agio, anche durante l’atto stesso della preparazione.

Non è necessario possedere competenze peculiari per diventare barista, barman o bartender. Tuttavia, le caratteristiche indispensabili che questo professionista deve possedere sono essenzialmente: la passione per questo tipo di attività, che si concretizza sia in termini di preparazione tecnica e di presentazione dei cocktail e degli spuntini, che di capacità di intrattenere e coinvolgere il cliente; inoltre, è fondamentale la conoscenza delle lingue estere: l’inglese e lo spagnolo sono fra le più richieste; un’immagine ordinata, accompagnata da modi cortesi e dall’ordine e dalla cura del proprio aspetto fisico sono un imperativo in qualsiasi tipo di bar. Nei contesti più trendy, peraltro, un’estetica gradevole è fra i requisiti espressamente richiesti. E, soprattutto, l’aspirante professionista deve possedere una buona dose di flessibilità, a causa degli orari di lavoro spesso gravosi e la capacità di gestire continue situazioni di stress. Per chi desidera intraprendere questo tipo di carriera, infine, un’esperienza lavorativa all’estero può rappresentare un plus, soprattutto se essa è stata maturata in contesti strutturati e prestigiosi.
Nei bar tradizionali, tipicamente aperti dalla prima parte della mattina alla seconda parte della sera, i principali momenti di lavoro coincidono con il servizio di colazione, con gli happy-hour e gli aperitivi e con il servizio pomeridiano di caffetteria: l’ora del tè, del caffè e della cioccolata calda, spesso accompagnata da torte e da piccola pasticceria. A partire dalle 22,00, inoltre, vengono generalmente serviti cocktail e bevande.

Il compenso minimo garantito a baristi e barman si aggira intorno a 1.000 euro mensili, ma può incrementare significativamente nel caso di attività serale; mentre la retribuzione di barman freestyle e bartender esperti è variabile e generalmente oscilla fra 2.000 e 4.000 euro mensili; alcuni professionisti svolgono la propria attività “a serata” e, anche in questo caso, il guadagno è proporzionato alla bravura e al grado di esperienza. La principale opportunità di carriera legata a questa professione consiste nell’accesso alla posizione di capobarista o di capobarman, la figura alla quale viene affidata la responsabilità completa del reparto e dello staff dei propri collaboratori. Questi professionisti, spesso in grado di coadiuvare brigate superiori alle sei persone, si occupano specificamente degli aspetti economici e gestionali legati al bar, delle sue scorte e delle scelte relative al servizio e alla presentazione. Ma la carriera di barman e bartender può evolvere, anche prendendo spunto dalle ultime scoperte nel campo della ristorazione. Le nuove professioni più richieste? Il barchefe il molecular mixologist, barman di ultima generazione, capaci di coniugare la tecnica classica alla preparazione di cocktail insoliti, passando dai drink a base di gelatine alle sfere di bitter.

Fonte: Marika Nesi