Se avete intenzione di invitare la regina del burlesque Dita Von Teese a cena a casa vostra, la prima cosa a cui dovete pensare è allo champagne. Ma ci sono delle regole ferree da rispettare per trovarsi in casa una bottiglia sempre eccellente nel tempo...
Le bottiglie di vino o di spumante non vanno lasciate a
riposo in luoghi come la cucina o nel mobile-bar, a meno questo non sia
chiuso (con le bottiglie al buio) e in una zona fresca, ma per poco tempo. Così
anche, la bottiglia non va spostata in frigo per per più
di 2-3 giorni prima del consumo. Lo champagne è un vino, pertanto il suo luogo
di riposo è la cantina. Quella naturale per chi ce l'ha, o quella tecnologica
(quindi l’armadietto specializzato) negli altri casi.
Quale luogo? Le bottiglie dovrebbero essere coricate, perché il vino, bagnando
il tappo, lo mantiene umido, quindi perfettamente a contatto con il vetro, il
che evita all’aria di entrare. Pertanto il vino è al riparo da una rapida
ossidazione e non disperde la CO2, quindi le bollicine. Le bottiglie
di champagne possono anche rimanere in piedi per un certo periodo di tempo,
anche più di un anno, perche a differenza del vino, il tappo non si asciuga
rapidamente perché la CO2 mantiene sempre un minimo di umidità
allo stesso.
Oppure, ma serve molto spazio, il modo migliore per conservare alla lunga lo
champagne è tenendo le bottiglie a testa in giù, appoggiate sul tappo. Ma
è una soluzione per lunghi invecchiamenti.
Quale temperatura? Deve essere tra i 10 e i 12°C, che è la temperatura della
cantine in Champagne. Soprattutto deve essere costante, rigorosamente. E'
tollerabile anche il limite massimo dei 15°C, ma a patto che sia mantenuto
regolarmente. In certe cantine naturali il range 10-15°C è frutto del cambio
delle stagioni e questo è accettabile perché la variazione termica all’interno
di questo range avviene molto lentamente, quindi senza stress per le bottiglie,
che hanno tempo di acclimatarsi. Ovviamente, le cantinette specializzate
permettono di impostare la temperatura desiderata (consiglio i 12°C costanti).
Con la salita delle temperature, lo champagne evolve rapidamente, mentre il
caldo vero e proprio lo compromette irrimediabilmente, soprattutto nel caso di
un brusco innalzamento della temperatura.

Quali condizioni di Umidità? Un buon tasso di umidità permette di mantenere il
tappo elastico e, quindi, perfettamente aderente al vetro della bottiglia;
diversamente, questo si seccherà e lascerà passare l’aria. L'umidità ottimale è
tra il 60 e il 70%, tollerando anche il 50%, ma che deve essere il limite
inferiore estremo e non la norma. Un’umidità più elevata, non fa male alle
bottiglie (nelle cantine della Champagne si raggiunge il 90%), ma le etichette
finiscono per rovinarsi. Comunque, se l’umidità dovesse essere elevata, meglio
lasciarla così e proteggere le etichette avvolgendo le bottiglie con la
pellicola trasparente. Considerate, inoltre, che a fronte di tassi di umidità
elevati, il vino evolve più lentamente, quindi è la condizione migliore per un
lungo invecchiamento. E con la cantina molto umida le bottiglie potrebbero
perfino rimanere in piedi perché il tappo non si seccherà. Le cantinette, come
per la temperatura, possono avere anche il controllo dell’umidità, quindi in
questo caso il valore sarà sempre ottimale.
Quali condizioni di luce? La luce è nemica del vino, soprattutto dei vini
bianchi e di quelli spumanti, quindi dello champagne. D’altronde, ci sarà pure
una ragione se il 99% delle bottiglie sono scure e le cantine sono buie…
Inoltre, bottiglie trasparenti come quella del Cristal sono protette da un
rivestimento costituito da una pellicola capace di filtrare i raggi UV. Sono
proprio questi, infatti, a compromettere la struttura del vino, tanto che in
Champagne si parla di “goût de lumière”, una vera e propria alterazione
aromatica data dalla prolungata esposizione ai raggi UV.
Il vino, è sensibile agli odori, o meglio, il tappo è poroso e può farli
passare, così questi andranno a incidere sul vino. Quindi niente formaggi
vicino al vino. E' bene non tenere le bottiglie nei cartoni: l’umidità della
cantina potrebbe portare, col tempo, a far ammuffire il cartone. Per
chiudere, anche le vibrazioni non vanno d’accordo con il vino, ma non credo
proprio che questa situazione sia frequente.
E ora, potete pure fare quell'invito, sperando che la Divina Dita accetti!
Nel caso non vi troviate la bottiglia giusta in casa, sapete dove ordinarla...
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Fonte: lemiebollicine.com