Il nome di LIQUORI viene dato a una serie svariata di bevande idroalcooliche, preparate a caldo o a freddo, e cioè per distillazione o per macerazione o digestione(comunemente: infusione) oppure per miscela di oli essenziali, essenze, ecc., di sostanze aromatiche vegetali. Tali bevande sono composte di alcool, acqua, con o senza zucchero e con principi aromatici o amari, semplici e composti, in proporzioni variabili a seconda dei tipi. Possono essere eventualmente colorate con materie coloranti innocue.
Cenno storico. - Sebbene liquori, come del resto bevande spiritose in genere, si preparassero fin dalle antiche età per fermentazione, fu solo la scoperta dell'alcool e del processo di distillazione che diede a questa preparazione i maggiori sviluppi (v.alcool). Va ricordato che dopo le ricerche di T. Aderotti, A. Villanova, R. Lullo sull'alcool e la cosiddetta acquarzente (acquavite), G. M. Savonarola, nella prima metà del secolo XV, riuscì a combinare l'acquarzente con aromi vegetali e profumi, ottenendo un liquido, chiamato "aqua ardens composita" che può ritenersi il primo liquore a base alcoolica nel senso moderno.
Durante il Rinascimento, la fabbricazione dei liquori divenne un'arte assai diffusa in Italia. Torino, Venezia, Firenze, Modena preparavano ed esportavano grandi quantità di liquori. E dopo il matrimonio di Caterina de' Medici con Enrico II, gl'Italiani introdussero anche a Parigi la lavorazione di alcuni liquori fini, fra i quali rinomatissimi i rosolî.
Nel sec. XVIII, la scoperta del processo di distillazione continua a basso costo, con recupero del calore dei vapori, diede un'ulteriore impulso alla fabbricazione. Divennero in questo tempo famosi i distillatori di Montpellier ed i liquori di Lorena, ed apprezzatissimo il "Perfetto Amore". Ad Amsterdam fu creato il curaqao, a Bordeaux l'anisette, a Zara il maraschino, e quest'ultimo rendeva tanto lautamente, che Venezia ne avocò a sé la vendita.
Infine, a partire dal sec. XIX, la fabbricazione entra nella fase industriale vera e propria, dando vita a una straordinaria quantità di tipi e a un cospicuo commercio internazionale.
Fonte: Treccani
Fonte: Treccani
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